sabato 2 luglio 2011

partita 1 luglio 2011

Dopo essersi impanati per bene "dal prete" e rosolati "alla pista", gli atleti tornano a solcare il parquet del palazzetto, che per l'occasione li accoglie con un clima da Guinea Bissau.
Polpacci sfregolanti e 2 euro in mano, ad attendere i giocatori c'è anche un simpatico palco di ferro da smontare.
Tre bestemmie, due euro risparmiati e una strategia comune: con qualche minuto di facchinaggio la ferraglia è sotto la pioggia e l'ammnistarzione ringrazia. I superstiti dello smontaggio si dispongono quindi così: Rondelle (mamo, cristiano, gatchenko, nicchi, bonci) e Bulloni (basto, bebo, bubu, charlie, marinelli).
Al 7° minuto di gioco il sudore ricopre il 90% del corpo; al 23° sembra di vedere un match tra anguille e saponette; allo scadere del tempo, sulla divisa in pura lana di bubu (A.S. Fano n.11, risalente al primo governo Andreotti) spunta già una branchia. Il primo tempo vede le squadre rincorrersi come bellere in calore, l'agonismo si fa maschio e Iniesta non sembra che un terzino. Se il mondo fosse stato giusto, il secondo tempo sarebbe dovuto essere a pagamento, perchè di spettacoli così non se ne vedono in giro. Mamo fa mamo, il basto risponde con le sue geometrie; gatchenko fa il Tilio, charlie ribadisce con una rovesciata e si assicura la copertina del prossimo album Panini. E poi ancora tacchi tagli tiri tunnel, la palla è la regina e noi i suoi giullari. Il testa a testa finale è da tachicardia: uno più, parità, poesia mancina sotto il sette di mamo, tacco sagace di bebo e i supplementari sembrano certezza. Proprio allo scadere, quella gran baldracca della Dea Bendata si accanisce sui Bulloni e una puntinaccia di cristiano impatta con lo stinco non retrattile del basto infilandosi alle spalle dell'incolpevole bubu. Come Henry contro l'Irlanda, così anche le Rondelle si appropriano ingiustamente di una gloria che non gli appartiene, ma il calcio è crudele, si sa...

Lunedì alle 23.55 su Rai3, Sfide riproporrà la sintesi della partita.

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